La storia della Madonna di Marina o del “Soco” risalirebbe ai primi secoli dell’anno Mille. Si narrà del ritrovamento sulla bataisa (battigia o marina) di un soco (pezzo di tronco) da parte di
Felice Dario, un malamocchino che cercava, tra i depositi rilasciati dalla risacca del mare, del legname da bruciare.
Riportato a casa il tronco e messo sul focolare questo misteriosamente scomparve. Il malamocchino sconsolato per ben due volte ritornò sulla battigia per ritrovare sempre lo stesso soco che poi
puntualmente spariva, finchè la terza volta gli apparve sulla spiaggia la Vergine, la quale probabilmente lo rincuorò e gli sollecitò la preghiera. Divulgato ai compaesani il sacro incontro, essi
eressero nelle vicinanze della marina una chiesetta in onore alla Madonna, e realizzarono una statua lignea raffigurante la Vergine, che festeggiarono ogni anno la seconda domenica del mese di
luglio. Il 1° aprile 1814, con la costruzione di una fortificazione da parte degli austriaci sul luogo della chiesetta, la statua della Madonna fu trasferita nell’attuale chiesa dell’Assunta. La
ricorrenza viene effettuata ogni anno ed a tal proposito viene costituito un Comitato Festeggiamenti, i cui componenti rimangono in carica due anni. Il Comitato organizza la festa che mantiene
sempre le caratteristiche popolari sacre, culturali e ricreative, tipiche dei veneti.